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Il 15 luglio 2022 è entrato in vigore il “Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza”, approvato con il D.Lgs 14/2019 e più volte modificato.

Fra le novità più importanti si segnala l’obbligo per tutte le imprese (non solo per quelle in difficoltà finanziaria), indipendentemente dalla loro dimensione e tipologia, di adottare idonee misure e di dotarsi di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile ai sensi dell’articolo 2086 c.c., ai fini della tempestiva rilevazione di un eventuale stato di crisi e dell’assunzione di idonee iniziative.

Per tutte le imprese, l’adozione delle misure finalizzate al rispetto dei nuovi obblighi di legge costituisce un’opportunità: l’impostazione di un sistema di controllo e monitoraggio interno aiuta l’imprenditore ad operare scelte strategiche ed a gestire con successo la propria attività.

In occasione del webinar saranno esaminate le novità introdotte dal “Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza” e saranno proposte soluzioni per le imprese.

WEBINAR

Le nuove responsabilità degli imprenditori
con il Decreto Crisi d’Impresa
Martedì 31 gennaio – ore 12.30 su Zoom

Relatori:

  • Fabrizio Ruspi – Dottore Commercialista Coordinatore del Servizio Fiscale Artser
  • Michele Esposito – Dottore Commercialista SML Service Consulting

Al termine degli interventi sarà possibile rivolgere domande agli esperti.

Per partecipare compilare il modulo per ricevere il link al collegamento su Zoom.

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In particolare, con “Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza”, approvato con il D.Lgs 14/2019 è richiesto che le imprese – tra l’altro – siano in grado di:

  • a) rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario, rapportati alle specifiche caratteristiche dell’impresa e dell’attività imprenditoriale svolta;
  • b) verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi.

Costituiscono segnali di allarme per la previsione di una possibile crisi:

  • a) l’esistenza di debiti per retribuzioni scaduti da almeno trenta giorni pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni;
  • b) l’esistenza di debiti verso fornitori scaduti da almeno novanta giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti;
  • c) l’esistenza di esposizioni nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari che siano scadute da più di sessanta giorni o che abbiano superato da almeno sessanta giorni il limite degli affidamenti ottenuti in qualunque forma purché rappresentino complessivamente almeno il cinque per cento del totale delle esposizioni;
  • d) l’esistenza di una o più delle esposizioni debitorie nei confronti di Agenzia Entrate, Agente per la Riscossione, Inps e Inail.

A carico dell’amministrazione delle imprese si pongono ora precisi obblighi, ad esempio:

  • la predisposizione di situazioni contabili periodiche, con relativa analisi reddituale e finanziaria;
  • budget previsionali e rendiconti finanziari;
  • report sullo stato complessivo dei crediti e dei debiti.

La tempestiva rilevazione di situazioni di crisi potrebbe consentire di accedere – ove necessario e sussistendo i presupposti – alla “composizione negoziata della crisi”, una nuova procedura volontaria che consente di gestire le situazioni di crisi aziendale in forma stragiudiziale.